Oggi, verso le 08.45, mentre camminavo di fretta per andare dal besagnino, ho pestato un’enorme merda di vacca. Quasi in centro città. Eccheccazzo.
Erano già alcuni anni che, uscendo di casa alla buonora, pestavo quotidianamente merde di cane che sono sì tenaci, collose ed oltremodo puzzolenti (e shiftarle dal carrarmato non è una cosa semplice), ma almeno sono piccole. Questa è una montagnola fetida e marrone.
Mentre mi dimeno, inzaccherato fino alle caviglie ed elencando santi in serie (cosa che un buon agnostico dovrebbe giammai fare..) mi si avvicina Luigi, intento a pascolare il suo spinone e mi dice:
– Compagno, di che ti lamenti? Prova a fare un’astrazione, non considerare la “quantità di merda” ma la sua qualità. La vacca si nutre di erba, la digerisce attraverso i suoi tre stomaci, la elabora nell’intestino ed infine ne espelle il rifiuto. Trattasi comunque di erba, una cosa che conosciamo bene e ci ha sempre reso felici.
Ho avuto un flashback sfolgorante in cui io e la mia fidanzatina del liceo ci rotolavamo ignudi in un campo d’erbe altissime e lussuraggianti… ma subito dopo ho ripreso a smadonnare per i miei nuovissimi jeans Levati’s marchiati indelebilmente di sterco.
– Non vuoi capire eh? Quella montagnola rappresenta qualcosa che noi comprendiamo ed amiamo: dentro di essa ci siamo tutti noi, traditi dai partiti progressisti che, asservendosi alle élite economiche, hanno perso contatto con la loro base elettorale. E adesso ci tocca sperimentare qualcosa che vada in direzione diametralmente opposta! Ma che te lo dico a fare, tu sei troppo di nicchia, tu pesti ogni giorno centinaia di merde di lombrico…
Con un grosso punto interrogativo sospeso sul cranio mi avvio verso casa caracollando, per non sfregare i tarzanelli uno sull’altro e peggiorare la situazione di miei pantaloni.
Entro in casa
Mi spoglio
In mutande mi stravacco su divano
E… mi investono le notizie del TG edizione straordinaria…